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Con l’esperienza, ho sviluppato negli anni un approccio educativo-comportamentale che garantisce una relazione sana e serena con il cibo, imparando ad ascoltare il proprio corpo per riconoscere di cosa ha bisogno. Non esiste una dieta valida per tutti, ma per ognuno esiste un regime alimentare corretto, raggiungibile attraverso un percorso concordato con il Nutrizionista.
La dieta “fai da te” comporta spesso delle rinunce e dei sacrifici maggiori di quelli realmente necessari seguendo una dieta personalizzata e studiata da un professionista ed il più delle volte non si ottengono i risultati sperati.
Con una buona dose di forza di volontà ed imparando a conoscere il proprio corpo ed il rapporto con gli alimenti si migliora il proprio benessere psico-fisico e di conseguenza si acquisisce più fiducia in se stessi relazionandosi meglio anche con gli altri.
La consulenza nutrizionale si basa su un approccio interattivo volto a ristabilire un rapporto più sereno con il cibo e con se stessi.
Si lavora insieme per aumentare il livello di movimento e di attività fisica in base alle esigenze e disponibilità individuali.

Primo incontro
Analisi delle preferenze ed abitudini alimentari e del proprio rapporto con il cibo.
Identificazione dei punti critici e aspetti da migliorare.
Accordo su come organizzare meglio la propria giornata alimentare.
Prime indicazioni da testare e individuazione di un percorso, tenendo conto delle esigenze e dello stato di salute generale.
Analisi delle abitudini e delle motivazioni personali al cambiamento e sugli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Utilizzo di tecniche per acquisire una maggiore consapevolezza sulle proprie abitudini e sui propri comportamenti alimentari.
Strategie per uno stile di vita più attivo.
Comportamenti alimentari
Iniziale elaborazione del programma alimentare, che verrà consegnato entro una settimana dopo un accurata elaborazione dei dati.

Secondo incontro (dopo circa 7-15 giorni) ed incontri successivi
• individuazione degli obiettivi su cui concentrarsi di volta in volta.
• elaborazione di strategie personalizzate per gestire situazioni a rischio (come fame emotiva, occasioni sociali, viaggi e vacanze, “sensi di colpa”, come superare gli automatismi…).

Mantenimento
Giunti a questa fase, dopo cambiamenti non solo esteriori, e con l’acquisizione di comportamenti e atteggiamenti corretti verso il cibo, si metteranno in atto le strategie e gli strumenti necessari per fronteggiare le varie situazioni.
Si avrà maggiore capacità nel gestire una relazione più serena con il cibo, con risvolti positivi sulla propria vita sociale, lavorativa e affettiva.